Bernard Picart (1673-1733) - Prometeo






Ha trascorso cinque anni come esperto d'arte classica e tre anni come commissario-priseur.
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Bernard Picart, Prometeo, incisione del XVIII secolo, 1733, firmata su lastra, 280 × 382 mm, Francia.
Descrizione del venditore
Questa opera di Bernard Picart illustra la scena mitologica in cui, Prometeo, per aver donato il fuoco agli uomini, subisce la collera di Zeus e viene incatenato ad una roccia ai confini della Terra
L’aquila sta divorando il fegato, che, ricrescendo ogni giorno, è pasto quotidiano di una tortura senza fine.
Ciò che identifica il personaggio come Prometeo è la torcia accesa nell’angolo in basso a destra, strumento con cui il titano aveva donato all’umanità il fuoco.
L’aquila, attributo di Zeus, si fa ambasciatrice della vendetta del padre degli dei.
L'opera fa parte della sua celebre serie "Il Tempio delle Muse" ed è basata su un episodio delle Metamorfosi di Ovidio.
1733
Firmato in entrambe le due lastre
Picart Bernard: incisore
Van Diepenbeeck Abraham (ante 1596/ 1675): disegnatore
L'incisione è intitolata, in francese, inglese, tedesco e olandese
Stampata con due lastre
Dal classico portfolio di stampe di Picart, Il tempio delle Muse, una raccolta di sessanta tavole progettate e incise da Bernard Picart. (L'artista creò anche le bordure ornamentali incise separatamente che circondano ogni immagine.)
Ovviamente, il lavoro di realizzazione di queste grandi e complesse opere d'arte fu molto dispendioso in termini di tempo e l'intero progetto richiese tre anni per essere completato. La serie completa fu pubblicata ad Amsterdam da Chatelain nel 1733, anno della morte di Bernard Picart.
L'opera è un'acquaforte originale.
Impressa su carta vergellata in ottimo stato di conservazione con buoni margini, finemente acquarellata recentemente
Conservata anche nella collezione del Museo di Capodimonte
Bernard Picart (1673-1733) è stato un incisore e illustratore francese noto soprattutto per le illustrazioni di libri, tra cui la Bibbia e Ovidio
Picart visse e lavorò ad Amsterdam e fu un ugonotto convertito.
Questa opera di Bernard Picart illustra la scena mitologica in cui, Prometeo, per aver donato il fuoco agli uomini, subisce la collera di Zeus e viene incatenato ad una roccia ai confini della Terra
L’aquila sta divorando il fegato, che, ricrescendo ogni giorno, è pasto quotidiano di una tortura senza fine.
Ciò che identifica il personaggio come Prometeo è la torcia accesa nell’angolo in basso a destra, strumento con cui il titano aveva donato all’umanità il fuoco.
L’aquila, attributo di Zeus, si fa ambasciatrice della vendetta del padre degli dei.
L'opera fa parte della sua celebre serie "Il Tempio delle Muse" ed è basata su un episodio delle Metamorfosi di Ovidio.
1733
Firmato in entrambe le due lastre
Picart Bernard: incisore
Van Diepenbeeck Abraham (ante 1596/ 1675): disegnatore
L'incisione è intitolata, in francese, inglese, tedesco e olandese
Stampata con due lastre
Dal classico portfolio di stampe di Picart, Il tempio delle Muse, una raccolta di sessanta tavole progettate e incise da Bernard Picart. (L'artista creò anche le bordure ornamentali incise separatamente che circondano ogni immagine.)
Ovviamente, il lavoro di realizzazione di queste grandi e complesse opere d'arte fu molto dispendioso in termini di tempo e l'intero progetto richiese tre anni per essere completato. La serie completa fu pubblicata ad Amsterdam da Chatelain nel 1733, anno della morte di Bernard Picart.
L'opera è un'acquaforte originale.
Impressa su carta vergellata in ottimo stato di conservazione con buoni margini, finemente acquarellata recentemente
Conservata anche nella collezione del Museo di Capodimonte
Bernard Picart (1673-1733) è stato un incisore e illustratore francese noto soprattutto per le illustrazioni di libri, tra cui la Bibbia e Ovidio
Picart visse e lavorò ad Amsterdam e fu un ugonotto convertito.
