Antonio Sciacca (1957) - Capo D'accusa Omicidio






Laurea magistrale in Innovazione e Organizzazione Culturale, dieci anni d’esperienza in arte italiana.
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Antonio Sciacca presenta Capo D'accusa Omicidio, originale collage del 2019, formato 50x70 cm, firmato a mano, prodotto in Italia nel periodo 2010-2020, venduto da Galleria.
Descrizione del venditore
Io Sono un Assassino Eva di Antonio Sciacca.
Tecnica: Collage e interventi grafici
Dimensioni: 50x70 cm, "Capo D'accusa Omicidio" è un'opera epocale del Maestro Antonio Sciacca, parte della sua celebre serie ispirata a Diabolik. Realizzata con una complessa tecnica di collage e interventi grafici, l'opera ricompone tavole e vignette del fumetto, focalizzandosi sul volto enigmatico di Diabolik e frammenti narrativi che ne evocano il mistero.
Quest'opera è un audace dialogo culturale, riconosciuto e pubblicato nel volume 1 "L'arte incontra l'arte" (pag. 93 ), a testimonianza del suo valore critico. Nata da una collaborazione tra Sciacca e il critico Vittorio Sgarbi per omaggiare il fumetto italiano, questa serie, intitolata "Il crimine non ha confini", è stata creata per l'uscita del nuovo film di Diabolik dei Manetti Bros. Ha poi realizzato un tour itinerante nelle sale cinematografiche italiane, ampliando la sua risonanza.
Sciacca, ispirandosi al Nouveau Réalisme (Mimmo Rotella) e alla Pop Art (Roy Lichtenstein), sviluppa una tecnica unica. Invece di alterare o ingrandire le immagini, le ricompone in un collage stratificato e tridimensionale, arricchito da interventi grafici personali. Questo processo conferisce alle vignette una nuova forma scultorea e un significato profondo, offrendo un omaggio sofisticato e originale alla cultura popolare e all'arte sequenziale. "Vite al Margine" dimostra la capacità di Sciacca di dialogare con la storia dell'arte per creare linguaggi contemporanei di grande impatto e valore.
Il venditore si racconta
Io Sono un Assassino Eva di Antonio Sciacca.
Tecnica: Collage e interventi grafici
Dimensioni: 50x70 cm, "Capo D'accusa Omicidio" è un'opera epocale del Maestro Antonio Sciacca, parte della sua celebre serie ispirata a Diabolik. Realizzata con una complessa tecnica di collage e interventi grafici, l'opera ricompone tavole e vignette del fumetto, focalizzandosi sul volto enigmatico di Diabolik e frammenti narrativi che ne evocano il mistero.
Quest'opera è un audace dialogo culturale, riconosciuto e pubblicato nel volume 1 "L'arte incontra l'arte" (pag. 93 ), a testimonianza del suo valore critico. Nata da una collaborazione tra Sciacca e il critico Vittorio Sgarbi per omaggiare il fumetto italiano, questa serie, intitolata "Il crimine non ha confini", è stata creata per l'uscita del nuovo film di Diabolik dei Manetti Bros. Ha poi realizzato un tour itinerante nelle sale cinematografiche italiane, ampliando la sua risonanza.
Sciacca, ispirandosi al Nouveau Réalisme (Mimmo Rotella) e alla Pop Art (Roy Lichtenstein), sviluppa una tecnica unica. Invece di alterare o ingrandire le immagini, le ricompone in un collage stratificato e tridimensionale, arricchito da interventi grafici personali. Questo processo conferisce alle vignette una nuova forma scultorea e un significato profondo, offrendo un omaggio sofisticato e originale alla cultura popolare e all'arte sequenziale. "Vite al Margine" dimostra la capacità di Sciacca di dialogare con la storia dell'arte per creare linguaggi contemporanei di grande impatto e valore.
