No. 99620501

Piero Pastacaldi (1945) - Nel mio giardino
No. 99620501

Piero Pastacaldi (1945) - Nel mio giardino
Dimensioni dipinto: 30x35 cm circa
Firmato in basso a sinistra
Titolato e autenticato dall'artista al verso
Provenienza: collezione personale
Nato a Livorno il 2 giugno 1945, Piero Pastacaldi inizia a dipingere in età molto giovane, inserendosi inizialmente nel solco della tradizione locale derivante dalla "macchia". Le sue prime opere, pur seguendo questa influenza, rivelano già un tocco personale, moderno e attuale. Egli predilige operare dal vero, concentrandosi sull'esattezza delle luci e dei rapporti di tono, dimostrando una notevole sensibilità cromatica e compositiva.
Questa fase iniziale lo porta a partecipare, nel 1968, alla Mostra Nazionale di Arte Contemporanea di Livorno, la celebre "Rotonda di Ardenza". La sua abilità viene presto notata: nel 1974, in occasione di una sua mostra personale alla Galleria Pantera di Pisa, il maestro Renato Natali ne apprezza pubblicamente le doti artistiche, lodando sia la qualità del disegno che l'uso del colore e augurandogli un futuro di successo.
Con il passare del tempo, Pastacaldi si sente spinto a cercare un proprio linguaggio espressivo autonomo. Inizia così una serie di viaggi formativi che lo portano negli Stati Uniti (toccando città come New York, Los Angeles e Washington) e in diverse capitali europee (tra cui Londra, Parigi e Berlino). Da questa intensa esperienza di viaggio scaturisce un "Mondo nuovo" nella sua arte, segnato da un radicale cambiamento stilistico. Abbandona progressivamente la tradizione figurativa "labronica" per approdare a uno stile innovativo e personale.
La sua carriera internazionale prende slancio nel 1984, quando, durante un'Expo a Firenze, incontra il gallerista americano David Lester. Questo incontro segna l'inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione: le sue opere vengono esposte nelle numerose gallerie di Lester a Los Angeles e ottengono grande apprezzamento da parte dei collezionisti. Il riconoscimento del suo valore è sancito anche in patria, con l'inserimento della sua biografia e l'illustrazione di alcune sue opere nel volume “Pittori Livornesi Secondo Novecento” (1987). Successivamente, nel 1995, espone con lusinghiero successo di critica e di pubblico al World Festival Fusion Kawagushi di Tokyo.
Nonostante i successi, Pastacaldi non interrompe la sua ricerca artistica. La sua pittura evolve ulteriormente, focalizzandosi sul rifiuto della spazialità classica: i volumi si dissolvono, e l'attenzione si sposta interamente sulla forza evocativa del colore. La materia cromatica diviene l'unica forma di rappresentazione, mentre il dato naturale e le forme svaniscono in un gioco di astrazione. Il suo linguaggio si fa puro e creativo, ponendo l'artista e le sue emozioni al centro dell'opera. I suoi dipinti nascono come pura espressione, comunicando con pochi segni e colori temi complessi, scaturiti da un "Io" energico e prorompente. Il grande merito di Pastacaldi è la capacità di trasformare l'elemento apparentemente banale in qualcosa di straordinario, restituendolo a nuova vita attraverso la sua sensibilità rigeneratrice.
Cornice in regalo: non verranno accettate contestazioni sul suo stato
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