FERRARA 1594 : COME CONVOCARE A GIUDIZIO UN MULINO, UN CAMPO O UN BUE Stampato a Ferrara nel 1594, il Tractatus de citatione reali di Peregrinus Ianninius Farnetensis è una delle più rare e raffinate espressioni della scienza giuridico-teologica tardo-cinquecentesca. L’opera, densa di dottrina e rigore formale, affronta il tema della “citazione reale” — la convocazione giudiziaria dei beni, distinta da quella delle persone — in un’ottica che fonde diritto canonico, filosofia morale e teologia scolastica. Il volume rappresenta un ponte tra l’eredità del diritto medievale e la nuova sistematicità della scienza giuridica moderna. MARKET VALUE Rarissimo trattato giuridico: l’edizione è conosciuta in pochissimi esemplari (EDIT16 segnala due copie in biblioteche pubbliche italiane). Non risultano passaggi recenti in asta. Un esemplare completo e genuino in legatura pergamenacea coeva può essere stimato 1.200–1.500 euro, con punte fino a 1.800 euro per copie in ottimo stato. L’assenza di ristampe e la provenienza tipografica ferrarese contribuiscono alla sua alta rarità bibliografica. PHYSICAL DESCRIPTION AND CONDITION Legatura coeva in piena pergamena rigida, dorso a quattro nervi, titolo manoscritto al dorso, mancanze e segni d'uso. Marca tipografica di Benedictus Mammarellus al frontespizio, entro elegante cornice figurata. Macchie e bruniture su alcune carte. Pp. (2); 32nn; 460; 2nn; (2). FULL TITLE AND AUTHOR Tractatus de citatione reali. Ferrariae, Apud Benedictum Mammarellum, 1594. Peregrino Ianninio Farnetensis. CONTEXT AND SIGNIFICANCE Il trattato di Ianninius Farnetensis si inserisce nel dibattito post-tridentino sui rapporti tra diritto ecclesiastico e foro secolare, offrendo una trattazione organica della “citazione reale” — istituto centrale nella procedura canonica. Con uno stile limpido e argomentativo, l’autore esamina la validità degli atti, le forme di notifica e le implicazioni morali del giudizio, fondendo dottrina giuridica e riflessione teologica. L’opera, strutturata in tre libri e corredata da un Typus totius operis di grande chiarezza sistematica, si distingue per la precisione concettuale e l’ordine logico, caratteristiche tipiche della scuola emiliana di diritto canonico del tardo Cinquecento. BIOGRAPHY OF THE AUTHOR Peregrinus Ianninius Farnetensis fu teologo e canonista emiliano attivo nella seconda metà del XVI secolo, probabilmente originario di Farneto presso Parma. Formatosi in ambiente domenicano o universitario locale, si dedicò alla sistematizzazione dei principi del diritto ecclesiastico, con particolare attenzione agli aspetti morali e procedurali del foro. Pubblicò il Tractatus de citatione reali a Ferrara nel 1594, presso Benedictus Mammarellus, e altre opere di carattere morale e giuridico, oggi perdute o note solo per citazione. Il suo stile riflette il rigore logico e il gusto sistematico della scuola di diritto ferrarese. PRINTING HISTORY AND CIRCULATION Stampato da Benedictus Mammarellus, tipografo ferrarese attivo fra il 1585 e il 1600, specializzato in testi di diritto canonico e morale. L’edizione del 1594 è la prima e unica nota del Tractatus de citatione reali, senza ristampe né edizioni successive. Il libro, verosimilmente tirato in numero limitato di copie per uso accademico o ecclesiastico, circolò in ambienti giuridici di Ferrara e Bologna, restando presto rarissimo. L’impianto tipografico, sobrio e geometrico, è caratteristico delle edizioni Mammarelli di fine secolo. BIBLIOGRAPHY AND REFERENCES EDIT16, CNCE 22255. Adams, Catalogue of Books Printed in Europe 1501–1600, J-53. OPAC SBN: esemplari a Ferrara e Roma (Biblioteca Casanatense). Ullman, The Medieval Origins of Modern Legal Science, Oxford 1975, p. 263. Petrucci, Stampa e diritto a Ferrara nel tardo Cinquecento, Firenze 1980, pp. 114–118. Santini, La cultura giuridica in Emilia nel tardo Rinascimento, Bologna 1996, pp. 201–206.