Alciati - Digestorum - 1546






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Digestorum by Alciato is the 1st edition in this format from 1546, printed in Latin on parchment by Lugduni, Apud Iacobum Giunta, and comprising 410 pages.
Description from the seller
IL GIURISTA UMANISTA E IL SIGILLO DEL GIGLIO – ALCIATO E LA PRIMA EDIZIONE GIUNTINA DEL 1546
Magnifica edizione lionese del 1546 del commentario di Andrea Alciato al Digesto (De rebus creditis), stampata da Iacobus Giunta con la celebre marca tipografica al giglio e il motto “In Domino Confido”. Quest’opera, tra le più rappresentative dell’umanesimo giuridico del XVI secolo, coniuga la precisione del diritto romano alla forma retorica e morale dell’erudizione umanistica. La stampa giuntina, elegante e severa, testimonia il ruolo della tipografia di Lione come ponte fra l’Italia e l’Europa dotta.
MARKET VALUE
Le edizioni cinquecentesche dei commentari di Alciato, in particolare quelle giuntine, sono oggi molto ricercate per la qualità della stampa e la loro importanza nella storia del pensiero giuridico. Gli esemplari completi e genuini, come questo, si collocano fra 1.500 e 2.200 euro; copie con note manoscritte coeve, frontespizio integro e legatura originale possono superare i 2.500 euro nelle aste internazionali.
PHYSICAL DESCRIPTION AND CONDITION
Legatura coeva in piena pergamena floscia, con titolo manoscritto al dorso parzialmente sbiadito. Frontespizio con la grande marca tipografica della tipografia Giunta. Nota di possesso al margine superiore e commenti marginali in inchiostro bruno. Alcuni aloni d’umidità e mancanze al dorso. Pp. 388; 20nn; (2).
FULL TITLE AND AUTHOR
Digestorum.
Lugduni, Apud Iacobum Giunta, 1546.
Andreae Alciati.
CONTEXT AND SIGNIFICANCE
Andrea Alciato fu il principale artefice della rinascita umanistica del diritto: riportò lo studio delle leggi romane alla purezza dei testi antichi, interpretandoli alla luce della ragione e della filologia. Questo commentario al libro XII del Digesto tratta questioni centrali sulla fiducia e sul credito, temi che Alciato affronta con equilibrio fra l’autorità giuridica e la sensibilità morale. L’edizione giuntina del 1546 si colloca in un momento di piena maturità editoriale: il giglio fiorentino, emblema della casa tipografica, unisce la chiarezza del testo all’autorità del simbolo. L’opera riflette la tensione tra diritto e umanesimo, tra il sapere normativo e la dignità del linguaggio.
BIOGRAPHY OF THE AUTHOR
Andrea Alciato (Alciati), nato ad Alzate nel 1492 e morto a Pavia nel 1550, fu uno dei massimi giuristi e intellettuali del Rinascimento. Professore a Milano, Avignone, Bourges e Pavia, riformò lo studio del diritto attraverso il metodo umanistico, basato sulla filologia e sulla conoscenza diretta delle fonti romane. Autore degli Emblemata, opera che diede origine al genere emblematico europeo, unì la logica giuridica alla sensibilità letteraria e simbolica, creando un linguaggio che influenzò non solo il diritto ma anche la cultura figurativa e morale del Cinquecento.
PRINTING HISTORY AND CIRCULATION
L’edizione del 1546 appartiene alla fase aurea della tipografia giuntina lionese. La filiale dei Giunti a Lione, attiva dal 1520, divenne centro di diffusione del sapere italiano nel mondo accademico francese e germanico. Le opere di Alciato furono tra i titoli di punta di questa officina, che curava la qualità dei caratteri, la chiarezza del testo e l’impianto sistematico delle note. Questa stampa è una delle prime edizioni del commentario De rebus creditis, poi più volte ristampato nel corso del XVI secolo e incluso nelle Opera omnia.
BIBLIOGRAPHY AND REFERENCES
Adams A 613; Baudrier IV, 192–193; Renouard, Annales de l’Imprimerie des Giunta de Lyon, p. 110; BM Lyon, 1546 A 42; Pazzaglini, The Influence of Andrea Alciato on Legal Humanism, 1995; Haskell, The Renaissance and the Lawyers, Oxford, 2012; Grafton, Defenders of the Text, 1991.
Seller's Story
IL GIURISTA UMANISTA E IL SIGILLO DEL GIGLIO – ALCIATO E LA PRIMA EDIZIONE GIUNTINA DEL 1546
Magnifica edizione lionese del 1546 del commentario di Andrea Alciato al Digesto (De rebus creditis), stampata da Iacobus Giunta con la celebre marca tipografica al giglio e il motto “In Domino Confido”. Quest’opera, tra le più rappresentative dell’umanesimo giuridico del XVI secolo, coniuga la precisione del diritto romano alla forma retorica e morale dell’erudizione umanistica. La stampa giuntina, elegante e severa, testimonia il ruolo della tipografia di Lione come ponte fra l’Italia e l’Europa dotta.
MARKET VALUE
Le edizioni cinquecentesche dei commentari di Alciato, in particolare quelle giuntine, sono oggi molto ricercate per la qualità della stampa e la loro importanza nella storia del pensiero giuridico. Gli esemplari completi e genuini, come questo, si collocano fra 1.500 e 2.200 euro; copie con note manoscritte coeve, frontespizio integro e legatura originale possono superare i 2.500 euro nelle aste internazionali.
PHYSICAL DESCRIPTION AND CONDITION
Legatura coeva in piena pergamena floscia, con titolo manoscritto al dorso parzialmente sbiadito. Frontespizio con la grande marca tipografica della tipografia Giunta. Nota di possesso al margine superiore e commenti marginali in inchiostro bruno. Alcuni aloni d’umidità e mancanze al dorso. Pp. 388; 20nn; (2).
FULL TITLE AND AUTHOR
Digestorum.
Lugduni, Apud Iacobum Giunta, 1546.
Andreae Alciati.
CONTEXT AND SIGNIFICANCE
Andrea Alciato fu il principale artefice della rinascita umanistica del diritto: riportò lo studio delle leggi romane alla purezza dei testi antichi, interpretandoli alla luce della ragione e della filologia. Questo commentario al libro XII del Digesto tratta questioni centrali sulla fiducia e sul credito, temi che Alciato affronta con equilibrio fra l’autorità giuridica e la sensibilità morale. L’edizione giuntina del 1546 si colloca in un momento di piena maturità editoriale: il giglio fiorentino, emblema della casa tipografica, unisce la chiarezza del testo all’autorità del simbolo. L’opera riflette la tensione tra diritto e umanesimo, tra il sapere normativo e la dignità del linguaggio.
BIOGRAPHY OF THE AUTHOR
Andrea Alciato (Alciati), nato ad Alzate nel 1492 e morto a Pavia nel 1550, fu uno dei massimi giuristi e intellettuali del Rinascimento. Professore a Milano, Avignone, Bourges e Pavia, riformò lo studio del diritto attraverso il metodo umanistico, basato sulla filologia e sulla conoscenza diretta delle fonti romane. Autore degli Emblemata, opera che diede origine al genere emblematico europeo, unì la logica giuridica alla sensibilità letteraria e simbolica, creando un linguaggio che influenzò non solo il diritto ma anche la cultura figurativa e morale del Cinquecento.
PRINTING HISTORY AND CIRCULATION
L’edizione del 1546 appartiene alla fase aurea della tipografia giuntina lionese. La filiale dei Giunti a Lione, attiva dal 1520, divenne centro di diffusione del sapere italiano nel mondo accademico francese e germanico. Le opere di Alciato furono tra i titoli di punta di questa officina, che curava la qualità dei caratteri, la chiarezza del testo e l’impianto sistematico delle note. Questa stampa è una delle prime edizioni del commentario De rebus creditis, poi più volte ristampato nel corso del XVI secolo e incluso nelle Opera omnia.
BIBLIOGRAPHY AND REFERENCES
Adams A 613; Baudrier IV, 192–193; Renouard, Annales de l’Imprimerie des Giunta de Lyon, p. 110; BM Lyon, 1546 A 42; Pazzaglini, The Influence of Andrea Alciato on Legal Humanism, 1995; Haskell, The Renaissance and the Lawyers, Oxford, 2012; Grafton, Defenders of the Text, 1991.
