Elegitur presenta: L’opera De arte vitriaria è un importante trattato sull’arte del vetro, attribuito a Antonio Neri, un alchimista e sacerdote fiorentino vissuto tra il XVI e il XVII secolo L’opera è suddivisa in sette libri e descrive ricette, tecniche e procedimenti per la produzione del vetro, dei coloranti e degli smalti. È una delle prime opere sistematiche in Europa su questo argomento e ha avuto un’enorme influenza su vetrai, alchimisti e scienziati dei secoli successivi. Ecco alcuni dei contenuti principali: -Tecniche di base per la fabbricazione del vetro - Colorazione del vetro con metalli come rame, cobalto, manganese e oro - Produzione di vetri pregiati, come quelli imitanti le pietre preziose - Ricette per la creazione di smalti e vernici - Considerazioni alchemiche e spirituali (tipiche dell’epoca) Importanza storica - È una delle fonti principali per comprendere la tecnologia del vetro del Rinascimento. - Fu tradotta in diverse lingue (inglese, francese, tedesco) e ristampata molte volte nei secoli successivi. - L’opera fu molto usata anche da vetrai veneziani e boemi. - Venne citata da studiosi e alchimisti anche nel contesto dello sviluppo della chimica moderna Contesto Storico Siamo in pieno Rinascimento scientifico, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. È un periodo di straordinaria fermento intellettuale, in cui: - Le scienze naturali si stanno lentamente separando dall’alchimia e dalla filosofia naturale medievale. - Le arti meccaniche (come la lavorazione del vetro, dei metalli, delle ceramiche) cominciano a essere considerate dignitose e degne di studio, non solo mestieri da artigiani. - Le corti italiane, come quella dei Medici a Firenze, sono centri di cultura, scienza e sperimentazione. Gli alchimisti e studiosi come Antonio Neri si muovevano in questo mondo. - In particolare, la lavorazione del vetro era un campo importante, soprattutto per applicazioni scientifiche (come la costruzione di lenti, specchi, ampolle per laboratori) ma anche per il lusso e la decorazione (pensiamo al vetro di Murano, già famosissimo). Il Tema Alchemico nell’opera Sebbene De arte vitriaria sia molto pratico e tecnico, è profondamente intriso di concetti alchemici. Per Antonio Neri (come per molti suoi contemporanei), l'alchimia non era magia, ma una filosofia della trasformazione della materia – e anche dello spirito. Alcuni temi alchemici presenti nell’opera: Trasmutazione e purificazione Il vetro è il prodotto della fusione e trasformazione di elementi grezzi (sabbia, sali, metalli) in una sostanza pura, trasparente e perfetta. Questa era vista come un simbolo della trasformazione spirituale dell'alchimista stesso. Colorazione come processo simbolico Le ricette per colorare il vetro usano metalli nobili (oro, argento) e meno nobili, in una sorta di metafora della trasformazione del vile in nobile, proprio come si cercava di fare con la pietra filosofale. Il linguaggio alchemico Anche se molto tecnico, il linguaggio di Neri include spesso termini alchemici, e il suo approccio riflette una mentalità ermetica: la convinzione che la natura sia un libro da decifrare, e che la materia sia viva e spirituale. La figura dell'alchimista-artigiano Antonio Neri è un esempio del passaggio tra il mago-filosofo rinascimentale e lo scienziato moderno: si sporca le mani in laboratorio, prende nota delle sue esperienze, ma guarda alla materia con occhi quasi mistici. Un Ponte tra Alchimia e Scienza In definitiva, De arte vitriaria rappresenta un ponte tra due mondi: -Il mondo dell’alchimia tradizionale, simbolica, filosofica -Il mondo della chimica sperimentale, osservativa, riproducibile Antonio Neri è considerato uno dei precursori della chimica moderna, e la sua opera testimonia quanto l’alchimia non fosse solo superstizione, ma anche un metodo per studiare e manipolare la materia. collazione e stato di preservazione: 52pp non numerate, 440pp numerate, ottimo stato di preservazione rtilegatura in pelle coeva ed originale da segnbalare leggero foxing ai margini ma quasi impercettibile opera perfetta.