No. 94965695

Iacobi Cuiacii - Commentarii ad tres postremos libros Codicis DN. Iustiniani - 1592
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Iacobi Cuiacii - Commentarii ad tres postremos libros Codicis DN. Iustiniani - 1592
Elegitur presenta: Commentarii ad tres postremos libros Codicis D.N. Iustiniani di Iacobus Cuiacius – Edizione del 1592
L’opera Commentarii ad tres postremos libros Codicis D.N. Iustiniani, nell’edizione del 1592, costituisce un capolavoro esegetico di profonda rilevanza nell’ambito della giurisprudenza tardo-rinascimentale. Redatta dal sommo giurista Jacques Cujas, noto con il nome latinizzato di Iacobus Cuiacius (1522–1590), questa raccolta di commentari riflette l’altissimo grado di rigore ermeneutico e la raffinatezza filologica che caratterizzano l’opera dell’autore, considerato fra i massimi interpreti del diritto romano dell’età moderna.
L’autore
Cuiacius, nato a Tolosa e attivo in varie università francesi – fra cui Bourges, Valence e Parigi – fu figura centrale dell’umanesimo giuridico, movimento che, nel XVI secolo, mirava a purificare e restituire integrità filologica al corpus del diritto romano, riscoperto attraverso il metodo storico-filologico. Egli fu celebre non solo per la vastità del sapere e l’acume interpretativo, ma anche per la sua avversione al formalismo delle glosse medievali, preferendo il ritorno diretto alle fonti giustinianee e alla loro corretta comprensione secondo il contesto storico e linguistico originario.
Contenuto dell’opera
I Commentarii ad tres postremos libros Codicis si concentrano sulla parte finale del Codex Iustinianus, una delle tre grandi raccolte legislative che compongono il Corpus Iuris Civilis, compilato su ordine dell’imperatore Giustiniano nel VI secolo d.C. In particolare, l’opera di Cuiacius offre un’analisi approfondita e sistematica degli ultimi tre libri del Codex, i quali trattano materie di fondamentale rilievo quali:
- il diritto ecclesiastico e le norme relative alla Chiesa e al clero (Libro XI);
- le leggi concernenti le province, i governatori e la pubblica amministrazione (Libro XII);
- e infine, nel Libro XIII, le disposizioni finali, tra cui norme relative alle fondazioni pie, alla tutela degli incapaci e alla pubblica beneficenza.
Cuiacius non si limita ad annotare i passi del Codex, bensì li interpreta con rigore filologico e giuridico, ricostruendo l’evoluzione storica delle norme, il loro significato originario e la loro applicazione nella prassi giuridica contemporanea. Il testo si distingue per un linguaggio tecnico, chiaro ed elegante, e per la straordinaria erudizione nell’uso delle fonti, tra cui le Pandette, i rescritti imperiali, gli autori classici e cristiani, e le consuetudini del diritto francese.
Temi principali
La tensione tra diritto romano e diritto vigente, con riflessioni su come le leggi giustinianee possano o debbano essere adattate al contesto moderno;
- La difesa della ratio legis, ossia l’indagine sulla ragione e il fine delle norme;
- La centralità del diritto pubblico, dell’amministrazione e del rapporto tra potere imperiale e potere religioso;
- L'attenzione al linguaggio giuridico, con correzioni testuali e interpretazioni basate sul metodo umanistico.
Contesto storico e edizione del 1592
L’edizione del 1592, pubblicata postuma, rappresenta una delle più complete e autorevoli testimonianze della riflessione giuridica cuiaciana. Essa si colloca in un’epoca di intensa attività accademica e di riformulazione della scienza del diritto, in cui la restaurazione delle fonti classiche si accompagnava alla necessità di renderle compatibili con l’ordinamento giuridico dei moderni Stati europei.
In un secolo attraversato da guerre di religione, tensioni politiche e trasformazioni intellettuali, l’opera di Cuiacius si erge come faro di metodo e di disciplina, orientando generazioni di giuristi, giudici e studiosi verso un diritto fondato sulla ragione, la tradizione e la giustizia.
numero di pagine e stato di preservazione: 8 carte non numerate iniziali, 681 pagine numerate, 19 carte non numerate finali, buono stato di preserazione con rilegatura in pergamena coeva. Da sottolineare alcuni difetti come tarli e leggeri strappi e forti segni di umidita' s numerevoli pagine
Conclusione
I Commentarii ad tres postremos libros Codicis D.N. Iustiniani costituiscono un vertice dell’interpretazione umanistica del diritto romano. L’edizione del 1592 ne consacra il valore filologico e pratico, offrendo un modello insigne di dottrina giuridica, capace di coniugare la sapienza dell’antico con le esigenze del presente. In Cuiacius vive e si rinnova il principio secondo cui il diritto, prima ancora di essere strumento di potere, è scienza nobile e arte del giusto vivere.
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